In questi ultimi giorni è arrivata la conferma, grazie anche all'attività di AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), dell'applicazione dell'IVA al 10% per il pellet per i mesi di Gennaio e Febbraio 2024. Il Parlamento Italiano, destinando circa 21 milioni di euro per questa misura, ha rappresentato una forte volontà politica di mantener...
È recente la notizia di un nuovo bando utile per la concessione di contributi regionali per la rottamazione delle vecchie stufe. Anche per il 2023, si somma il contributo regionale a quello statale previsto dal conto termico, così si può ottenere un contributo complessivo che può arrivare fino al 100% della spesa ammessa. Chi può aderire a questo u...
La stagionatura della legna è detta anche essiccazione del legno. Il legno, sia per essere bruciato correttamente che per essere lavorato e durare nel tempo, deve attraversare una fase in cui c'è bisogno di ridurre la quantità d'acqua che si trova al suo interno. Se avete un camino sapete bene di cosa stiamo parlando. La legna appena tagliata non b...
In quattro nuovi video sul riscaldamento a biomasse, i tecnici di AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) mettono a disposizione del consumatore le loro conoscenze e spiegano come utilizzare legna e pellet per riscaldare la propria casa risparmiando e riducendo le emissioni di CO2. Marino Berton, coordinatore di AIEL, introduce il tema ...
Per fonti di energia rinnovabile si intendono quelle fonti energetiche ricavate da risorse che vengono naturalmente reintegrate come la fonte solare, eolica, idraulica, geotermica e da bioenergie (biomasse). La nostra epoca è caratterizzata dall'uso dei combustibili fossili per produrre energia, i quali, oltre ad essere esauribili, producono un i...
Uno degli argomenti più discussi da tutti i media nelle ultime settimane è l'inquinamento atmosferico. Le polveri sottili nell'aria infatti hanno raggiunto livelli elevati, determinando l'introduzione di alcuni provvedimenti come la limitazione del traffico in diverse città Italiane. Oltre all'alta pressione e all'assenza di vento, tra le cause pri...
Legna pronta per la corretta combustione durante tutto il periodo invernale grazie al processo di essiccazione. Con l'avvicinarsi della stagione invernale, cresce la richiesta di legna secca pronta all'uso Bruciare nel caminetto o nella stufa legna fresca o non sufficientemente stagionata rende estremamente difficile la combustione, crea dei ...
Dal 1° Ottobre al 31 Marzo di ogni anno, quando il livello giornaliero di polveri sottili/PM10 nell'aria supera i limiti consentiti, entra in vigore il divieto di accensione di stufe e camini POCO EFFICIENTI. Al superamento del limite di PM10 per 4 giorni consecutivi scatta il 1° livello di allerta e non possono essere quindi accesi stufe, in...
Caratteristiche e benefici ottenibili dal D.M. 16 febbraio 2016 Il Conto Termico è un pacchetto di incentivi e agevolazioni istituiti con il decreto Ministeriale del 28 Dicembre 2012, mirati a promuovere interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici già esistenti ed incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnov...
L’anno è stato caratterizzato da molti fattori eccezionali che hanno portato a prezzi in rialzo per legna da ardere e pellet in aggiunta a disponibilità limitate. Vediamo nel dettaglio cosa è successo e cosa ci aspetta.
La forte richiesta di pellet degli ultimi anni, che sta registrando un picco proprio in questi primi mesi stagionali, ha generato un eccesso di domanda; per soddisfarla si è insinuata nel mercato un'offerta di prodotto a volte poco omogenea e di dubbia qualità.
Come orientarsi?
È fondamentale affidarsi ad un rivenditore specializzato, richiedere pellet certificato ENplus e conoscere le caratteristiche tecniche del prodotto.
Quando si sceglie il tipo di combustibile, dobbiamo sempre ricordarci che viene impiegato all’interno delle nostre case e che i fumi finiscono nell’aria che respiriamo. Per questo motivo è sempre bene preferire il pellet certificato, senza lasciarsi tentare da offerte sottocosto di prodotti dalla dubbia provenienza e origine che potrebbero avere caratteristiche molto più scadenti e rischiose.
Il primo elemento da controllare è la presenza di polveri fini all’interno del sacco; queste sono ottimali se non superano lo 0,5%.
Per quanto riguarda il residuo di ceneri invece, è buona norma scegliere un prodotto che si attesti al massimo intorno allo 0,7 %. In particolare i pellet con residui attorno allo 0,3%-0,4% sono sicuramente da consigliare. E’ bene però verificare che il risultato sia accertato e che provenga effettivamente da analisi di laboratorio effettive (non solo riportato nella grafica del sacco). Questo solo un rivenditore competente ve lo può garantire.
In merito al potere calorifico del pellet, parametro a cui il consumatore si dimostra sempre molto sensibile, ci preme solo precisare che questo deve essere calcolato sul tal quale (umidità compresa). Valori normali e reali di potere calorifico (t.q.) sono fra 4,5 e 5,0 kWh/kg.
Valori più elevati, come 5,3 kWh/kg, si riferiscono al potere calorifico SUPERIORE (pellet anidro, quindi senza l'umidità contenuta) che NON è ammesso in ENplus!
Un ulteriore elemento da controllare è quindi anche l’umidità; è bene che si attesti al massimo attorno al 6%. Questo valore infatti va ad incidere anche sulle prestazioni calorifiche.
Ricordiamo che RonchiatoLegna effettua sopralluoghi sistematici agli impianti di produzione, controlla accuratamente i processi produttivi e le materie prime impiegate, al fine di garantire la qualità del pellet proposto.
Per concludere, precisiamo che il pellet acquistato deve essere idoneo all’apparecchio termico a cui è destinato; stufa, caminetto o caldaia
Si è parlato molto di Emissioni di PM10 mettendo sotto accusa indistintamente tutti gli apparecchi domestici alimentati a pellet e/o legna da ardere.
La reale provenienza del pellet commercializzato come AUSTRIACO
Il mercato offre innumerevoli sacchi di pellet che riportano la dicitura “Austria” o che sono comunque riconducibili ad una presunta produzione austriaca del prodotto. Purtroppo, in molti casi, questo non è un dato veritiero e viene utilizzato al solo scopo di rendere più appetibile la vendita.
Questo è uno dei motivi per cui, per una stessa tipologia di prodotto (pellet di abete 100% di colorazione chiara), molto spesso si riscontrano dei prezzi di vendita al pubblico sensibilmente differenti. È facile comprendere che produrre in Ucraina, Lituania o Russia (per fornire degli esempi) non ha gli stessi costi di produrre in Austria.
Differente qulità del Pellet
Con questo non si vuole affermare che un pellet prodotto in Russia, sia scontato essere di qualità nettamente inferiore rispetto ad un prodotto austriaco. Sicuramente però risulta più competitivo a livello di quotazione, confondendo la clientela circa il reale prezzo medio di mercato del pellet austriaco.
La nostra esperienza ci insegna che il pellet realmente prodotto in Austria, normalmente, un plus a livello qualitativo ce l’ha; sia in termini di caratteristiche sia in termini di standardizzazione delle stesse. Questo è facilmente riscontrabile utilizzando il prodotto. Infine anche l’imballaggio risulta stabile ed eseguito a regola d’arte.
Tutela del clima e risparmio energetico costituiscono aspetti sempre più importanti nella politica di gestione delle energie. Tuttavia, ciò che conta di più per il consumatore finale sono i costi. Per fare chiarezza pubblichiamo i dati relativi all'ultimo confronto dei prezzi dei combustibili per riscaldamento, come riportati dal centro consumatori.
Il 3 marzo 2013 entra in vigore il regolamento legno della unione europea. I commercianti debbono essere in grado di identificare solamente da chi hanno acquistato (fornitore) ed a chi hanno venduto (cliente).